La politica, infatti, deve dare risposte immediate alle esigenze dei cittadini per migliorare la qualità della vita di tutti, ma deve anche "ideare", cioè avere idee per il futuro e confrontarsi perciò con il mondo della scuola che di queste idee è laboratorio. Deve interrogarsi e interrogare i cittadini per delineare quello che sarà il futuro, quello che sarà il mondo da consegnare ai nostri figli e ai nostri nipoti.
È questo, secondo me, lo scopo più alto e nobile della politica, il fine ideale a cui deve tendere chi, come me, ha deciso di partecipare e di contribuire con la propria passione, determinazione e con le competenze acquisite, alla vita politica affinché un futuro migliore possa essere preparato per le generazioni a venire.
I problemi più ardui che si aprono davanti: la creazione di nuovo lavoro, la competizione internazionale, l'accoglienza e l'integrazione con altre culture e con altri popoli, gli effetti della pandemia e guerre non si potranno risolvere se non confrontandosi sul terreno culturale ed operando scelte politiche responsabili e che facciano sentire i giovani artefici e costruttori del loro domani.
Puntare al futuro, puntare alla formazione, alla crescita culturale, che poi significa anche crescita civile, morale ed etica dei nostri ragazzi, è un impegno non da poco che richiede dedizione, assiduità e passione.
Ho spesso organizzato incontri e ho ideato e porto avanti, con Angela Iantosca, il Festival InDipendenze, per sollecitare riflessioni, discussioni e confronti tra giovani e adulti perché sono convinta che conoscere un problema sia il primo passo da compiere per riuscire a risolverlo.
In bocca al lupo ai maturandi e in bocca al lupo a noi adulti che siamo responsabili del loro futuro".