A Vigarano opera un numero importante di aziende quasi sempre piccole o medie, e questo, oltre a rappresentare una fragilità è però anche un aspetto di potenziale capacità di resistenza e di flessibilità che andrebbe sollecitata e sostenuta; Che progetti sono in campo ? Chi si sta muovendo ?
Guardiamo i dati.
Nel 2020 il settore economico più rilevante è rappresentato dal comparto agricolo, che pesa per il 21,5% (111 imprese) sul totale delle attività del comune, seguite dal comparto costruzione ( 92 imprese) che si quantifica in un 17,8 % del totale delle attività comunali; seguono poi da vicino il commercio con un interessante 17,2% ( 89 imprese – quasi tutte piccole, di prossimità) e un po’ più distaccato il settore ristorazione ed alloggi con un discreto 6,4% con 33 imprese ed infine il settore Servizi in genere ed alla persona con il 5,8% e 30 imprese. Complessivamente la riduzione del numero delle imprese è contenuto ( - 4,6% nell’ultimo quadriennio, tuttavia ben superiore al calo provinciale, che è stato dell’ 1%)
Al di là degli approfondimenti ulteriori che andranno fatti, io vi noto un risultato complessivo non drammatico che però non ci spiega ne valuta le cause e non tiene conto delle tendenze in corso e degli effetti sociali ed economici sul territorio. Anche in questo caso vale la pena citare alcuni dati.
L’occupazione complessiva è del 74,4% della popolazione attiva, circa in media con la provincia ma dietro/dentro a quel dato si cela una realtà su cui riflettere; il tasso di disoccupazione è del 2,5% tra i maschi adulti, del 6% della popolazione femminile adulta e disponibile al lavoro ed addirittura del 17,5% tra i giovani; su questi ultimi indici qualcuno dovrà pur indirizzare riflessioni e soprattutto azioni correttive efficaci, sia a livello alto che di territorio.
Se consideriamo inoltre che la pandemia da Covid 19 ha scatenato una accelerazione del divario tra chi è in realtà benestante e tutelato e chi era già in stato di disagio economico, che l’inflazione attuale ancor più in aggravamento causa guerra in Ucraina, andrà a far lievitare le differenze di possibilità economiche e le diseguaglianze sociali, ci sono le condizioni per preoccuparsi ulteriormente e pretendere risposte efficaci
ANCHE A VIGARANO DOBBIAMO PENSARE
AD AFFRONTARE LA QUESTIONE SOCIALE E LE DISEGUAGLIANZE
Crediamo che servano scelte politiche coordinate e chiare nel voler favorire
- fasce deboli dei nostri cittadini
- sostenere il rinnovamento dell’apparato produttivo
- la scelta ambientale del nostro territorio sia in campo produttivo che in campo di edilizia privata e pubblica
- la scelta di PUNTARE ALL’INNOVAZIONE tecnologica e di prodotto, sostenendo le imprese ad investire in questo , sfruttando i contributi e gli appoggi che da più parti possono essere utilizzati
- IL RAFFORZAMENTO del sistema dei servizi alla persona e definire ancor più la capacità di accoglienza del nostro territorio, in un ottico di rinnovamento del Welfare territoriale
In regione Emilia Romagna ed in provincia a Ferrara sono operativi strumenti e finanziamenti tesi a questi obiettivi
QUALI SCELTE INTENDE COMPIERE L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE PER POTER SOSTENERE PROGETTI DI IMPRESE SINGOLE O ASSOCIATE O DELL’ASSOCIAZIONISMO AL FINE DI INTRAPRENDERE UN NUOVO E REALE “PROGETTO PER VIGARANO” ?
Abbiamo visto una presentazione del bilancio preventivo da parte della giunta comunale la cui caratteristica più evidente è la completa assenza di “visione” dell’azione di governo, mascherata dalla litania che “mancano in assoluto i soldi” e che “ siamo costretti alle ristrettezze delle scelte a causa della situazione in cui ci ha lasciato l’amministrazione precedente”, dimenticando che questa coalizione ha ottenuto il consenso per governare non per lamentarsi, ma per operare quei cambiamenti che sono necessari
Raccogliamo idee, costruiamo proposte per dare nuove prospettive per i nostri borghi, per dare più diritto di parola e non solo di voto ai cittadini
La redazione
