Un incontro che ha visto presenti molte persone, ma soprattutto alcuni studenti del Taddia di Cento, allievi della Prof.ssa Agnese De Michele che, avendo letto il libro, hanno rivolto molte domande all’autrice. Dopo la lettura di una delle storie contenute nel testo da parte della studentessa Manuela, l’incontro si è incentrato sul tema principale del libro, la nascita di bambini in crisi di astinenza perché messi al mondo da mamme che, durante la gravidanza, hanno continuato a fare uso di sostanze. La Iantosca ha raccontato del suo lavoro, sollecitata dalla curiosità dei presenti, delle emozioni provate nello scrivere storie così forti e dei legami che con queste persone incontrate si sono venuti a creare.
"Sono storie che continuo a portare con me. Non nascondo che è stato molto duro ascoltare le parole di queste donne e tradurle in scrittura. Ma era necessario farlo per accendere un faro su una situazione troppo spesso ignorata. Dovremo avere tutti a cuore, a prescindere dal fatto di aver avuto un caso in famiglia di tossicodipendenza, il benessere delle persone. Gli altri non sono altro da noi". Domande sono state rivolte anche alla Senatrice Paola Boldrini Vicepresidente della XII Commissione permanente Igiene e Sanità sia in merito alla necessità di aprire un fascicolo sanitario nel quale registrare i bambini nati in crisi d’astinenza per poterli prendere in carico da un punto di vista sanitario nel corso del tempo, sia in merito al DDL sul diritto all’oblio oncologico da lei presentato. “È stato un pomeriggio di confronto alla presenza di studenti che hanno fatto domande sul tema molto delicato e drammatico, purtroppo in aumento, dei bambini nati da chi fa uso di sostanze. Un libro di storie vissute quello di Angela Iantosca che ha incontrato ragazze madri tossicodipendenti ai margini della società, ma che hanno lottato per riprendersi in mano la propria vita per il bene dei figli. Crude realtà che fanno riflettere sul crescente disagio giovanile”, ha concluso la Boldrini.
Agnese De Michele, organizzatrice dell’evento e moderatrice del dibattito, si è detta emozionata sia per il tema trattato sia per l’attiva partecipazione delle studentesse: “Nelle ultime settimane con le mie alunne ho letto il libro perché è molto importante arrivare agli incontri preparati in modo da rendere vivo e consapevole ogni confronto. Le studentesse si sono talmente appassionate da aver realizzato anche un cartellone con delle immagini e una poesia ispirate al libro."