Vigarano è ...

Accade in paese

Siamo stati privati di un nostro diritto fondamentale senza alcuna preventiva motivazione

Raccolte alcune segnalazioni di cittadini preoccupati per la sicurezza della circolazione stradale, ci siamo subito attivati con spirito di leale e fattiva collaborazione. Per garantire la pubblica incolumità abbiamo avviato un’approfondita indagine di natura tecnica, giuridica, toponomastica e cartografica, con l’obiettivo di accertare lo stato giuridico della Via Aldo Moro. L’indagine ha fugato ogni dubbio: la Via Aldo Moro è una strada pubblica che collega, senza interruzioni, la ciclabile del Burana all’abitato di Vigarano Pieve.

Forte di questo risultato, la scorsa settimana abbiamo presentato un’interrogazione consiliare al Sindaco per chiarire in modo definitivo la questione, includendo anche il Ponte Saracca. Pochi giorni dopo, sempre nel rispetto del Regolamento comunale, abbiamo depositato un’integrazione all’interrogazione: volevamo individuare il soggetto privato che, secondo le reiterate affermazioni del Sindaco, risulterebbe proprietario di un tratto della Via Aldo Moro. Abbiamo pertanto chiesto che venissero resi noti i dati anagrafici del o dei presunti proprietari, come risultano dalle particelle catastali. Con grande sorpresa, il giorno successivo abbiamo scoperto che questa integrazione non era stata inserita tra i documenti allegati alla convocazione del Consiglio Comunale di lunedì 29 settembre. Un’omissione grave, che rappresenta una lesione di un diritto imprescindibile dei consiglieri di opposizione: quello di vigilare, per legge, sul corretto operato dell’amministrazione locale. Questa vicenda assume un peso ancor maggiore se si considera che l’accertamento dello stato giuridico della Via Aldo Moro è cruciale per il Procedimento Unico avviato dal Comune per realizzare un nuovo percorso ciclabile a meno di 400 metri dalla stessa via. Il progetto prevede di collegare la ciclabile del Burana al centro abitato di Vigarano Pieve attraverso l’esproprio di un’area agricola: un intervento che comporterebbe una deroga al vigente strumento urbanistico, ai vincoli cimiteriali e paesaggistici, e un costo stimato di circa 150.000 euro di denaro pubblico. Il presupposto su cui si fonda l’intero progetto è la dichiarata “pubblica utilità”, legata – secondo il Sindaco – alla presunta mancanza di un collegamento pubblico tra la ciclabile del Burana e l’abitato di Vigarano Pieve. Ma le nostre ricerche dimostrano il contrario: questo collegamento esiste già, ed è proprio la Via Aldo Moro. Con una carreggiata di otto metri, la strada è perfettamente idonea a ospitare un percorso ciclopedonale di tre metri accanto a una corsia di cinque metri per il traffico veicolare. Non solo: il tratto non asfaltato della Via Aldo Moro, definito dalle Norme Tecniche di Attuazione comunali come “corridoio ecologico”, possiede un’elevata valenza paesaggistica. Proprio per questo rappresenta un tassello ideale della ciclovia VenTo, il grande progetto che mira a collegare Venezia e Torino e che sosteniamo convintamente, purché venga realizzato nel pieno rispetto delle normative vigenti. Per evitare sprechi di risorse pubbliche e tutelare l’interesse collettivo, annunciamo infine la nostra intenzione di presentare all’amministrazione comunale una formale diffida a proseguire con il Procedimento Unico fino a quando non sarà definitivamente accertato lo stato giuridico della Via Aldo Moro.

Firmato i consiglieri Agnese De Michele e Emanuele Plebiscito.

Il Variano

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