Vigarano è ...

Accade in paese

Vigarano nel commercio, il commercio a Vigarano

di Flavio Tagliani

Quale è oggi l’identità di un comune come Vigarano che ha circa 7.500 abitanti, situato a circa 10 km dal capoluogo di  Provincia Ferrara, nato agli inizi del secolo scorso, una comunità a vocazione agricola che è stata integrata  via via da  nuovi abitanti alla ricerca di un una situazione logistica vicina alla città, tra questi i militari della vicina base dell’aviazione  di Poggio Renatico con le loro famiglie.

Negli anni, quindi, Vigarano si è trasformata da comunità rurale fondata sull’agricoltura in particolare  sulla coltivazione intensiva della frutta a centro residenziale di servizio alla città ed alla periferia industriale del Bolognese.
Dopo che il progetto di costruire un aeroporto commerciale per l’esportazione della frutta in tutta Europa è tramontato in quanto incompatibile con la base militare dell’aviazione di Poggio Renatico dove è collocato “pioppo” il più potente radar dell’ Europa centro settentrionale  piano piano  le coltivazioni di frutta sono state quasi tutte estirpate.
Spariti o quasi i frutteti, i residenti hanno quasi totalmente abbandonato l’attività lavorativa in agricoltura e si sono impiegati nella piccola e media industria del centese e del bolognese, ad essi si sono aggiunti poi i militari della base di Poggio con le loro famiglie.
I cambiamenti demografici intervenuti nel tempo hanno modificato la natura della popolazione e le necessità dei residenti e conseguentemente la natura e qualità delle attività commerciali nonché di quelle artigianali presenti sul territorio.
La vicinanza, poi, della città e l’insediamento alle sue porte  di grandi ipermercati hanno modificato sostanzialmente le modalità dei consumi. Molte attività si sono rarefatte se non completamente sparite. Molti negozi in particolare quelli di abbigliamento, di scarpe ed altri hanno cessato l’attività.
Il passaggio da comunità agricola a comunità di addetti impegnati nel terziario e nei servizi nonché in attività dell’artigianato soprattutto al di fuori del comune ha modificato nel tempo i consumi. Coloro che vengono da fuori partecipano in modo limitato alla vita sociale della comunità e più che altro usufruiscono dei servizi essenziali quali le scuole sino alle medie inferiori e la sanità di base.

Il centro dei loro interessi si è spostato o rivolto direttamente alle opportunità che offre la vicina città di Ferrara, opportunità con le quali è difficile competere per la vastità dell’offerta.
L’unica strada per i negozi di prossimità è quella della specializzazione dell’ offerta capace di fidelizzare i consumatori; anche i bar un tempo centro della vita associativa si sono radicalmente trasformati, gestiti spesso da cinesi.
Bisogna però dire che quanto sinora affermato è generico, tante sono le diversità presenti a Vigarano, comunità dove sussistono diverse differenze determinate anche dal fatto che ci sono due nuclei abitati, Mainarda e Pieve di pari dimensioni, ed altre quattro frazioni di più piccole dimensioni spesso in comune con i paesi limitrofi.
A Mainarda e a Pieve ci sono due associazioni: “Vigarano commercio 2000” e “Pieve sviluppo e Commercio” che animano la vita sociale nonché sagre come quella della Salamina da sugo di Madonna Boschi nota in tutta la  provincia ed anche oltre.  Quale è oggi lo stato del commercio a Vigarano ,come si reggono le attività presenti da tempo  e quelle recentemente insediatesi?

Il Variano intende aprire con loro un dialogo per comprendere ed illustrare le loro necessità e le loro prospettive soprattutto le motivazioni che li spingono ogni mattina ad aprire le serrande dei propri negozi.

Flavio Tagliani

Il Variano

 44049 Vigarano Mainarda (FE)
 info@ilvariano.news

Accesso autori registrati